Il diamante è la pietra preziosa per eccellenza. Non tanto o non solo per il valore, inferiore forse soltanto al rubino, ma per la bellezza, unica e inimitabile, e la capacità di saper riflettere la luce in riflessi magici che non conoscono paragoni.
I diamanti non sono tutti uguali, ciò che infatti rende difficile questo mercato è il dover valutare ogni pietra singolarmente e dare loro un valore secondo le caratteristiche, assolutamente uniche, che presenta. I criteri di valutazione di questa pietra sono essenzialmente 4, le famose 4C, ossia: peso (carat weight), colore (color), purezza (clarity) e taglio (cut) e naturalmente la miglior combinazione di questi elementi rappresenta un diamante di valore inestimabile.
La caratteristica relativa al peso si esprime in carati e più aumenta questo dato, maggiore sarà il valore della pietra. Una gemma da un carato varrà sicuramente più del doppio di una da mezzo carato, poiché più rara e quindi più preziosa a parità delle altre caratteristiche.
Il colore varia invece dalla tonalità bianco caldo ad una ghiaccio, le pietre incolori che sono meno comuni e che nella classificazione del Gemological Institute of America sono contraddistinte dalla lettera D, fino ad arrivare alla Z che indica un bianco colorito.
La purezza viene valutata secondo le inclusioni che il diamante presenta al suo interno. Ogni diamante le ha, come un’impronta digitale, sono le fratture che ne hanno segnato la formazione nel sottosuolo, visibili ad occhio nudo, possono avere svariate forme a cristallo, piuma o nuvola.
Alcune di queste possono essere nascoste dalla montatura del gioiello e quindi alla fine non inficiare la bellezza e il valore della pietra, ma naturalmente meno impurità presenta il diamante, più cresce il suo valore.
Il taglio è l’unico elemento che dipende dalla sapiente mano dell’uomo, se fatto magistralmente il diamante finirà per riflettere in modo maestoso la luce e come uno specchio trasmetterla all’ambiente circostante.
A proposito di taglio, un errore comune che spesso si commette è quello di confondere il diamante con il brillante. Invece, mentre il diamante è la pietra preziosa, il brillante è soltanto il tipo di taglio che alla gemma si applica, caratterizzato da 57 facce o 58 se anche la parte superiore è sfaccettata. Inoltre il taglio brillante, anche chiamato round, può essere effettuato su qualsiasi altro tipo di pietra preziosa, che le regala una brillantezza e lucentezza unica, poiché studiata proprio per valorizzare le caratteristiche e la bellezza del diamante in particolare.
L’investimento in diamanti è divenuto negli ultimi tempi un’alternativa alle soluzioni azionarie od obbligazionarie, come ulteriore diversificazione del proprio portafoglio. Sicuramente sono molti gli aspetti positivi che un investimento di questo tipo comporta. Prima di tutto il diamante è un bene tangibile, di cui si entra in possesso e che inoltre può essere sfoggiato come gioiello che manifesta l’appartenzenza ad una certa classe sociale e regala prestigio e sicurezza.
Il diamante oltretutto non risente di eventuali eventi negativi da un punto di vista economico o politico, anzi le crisi finanziarie, le guerre o le cadute dei governi possono favorire la crescita di valore. Nel tempo la quotazione del diamante è andata costantemente crescendo, tanto da poter essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio bene rifugio, come da sempre si considerano gli immobili e l’oro.
Questa pietra va al di là di confini e nazioni, è un bene universale, vendibile in ogni parte del mondo a prescindere dalle condizioni in cui versa e soprattutto è esente da tasse, bolli di imposta e capital gain in caso di plusvalenze. Naturalmente esiste anche un rovescio della medaglia e di aspetti meno positivi che è essenziale conoscere.
Il mercato del diamante è tutt’altro che semplice, bensì è complesso e articolato, privo di regole e regolamentazioni ufficiali.
Le valutazioni non possono essere omogenee perché ogni pietra ha un valore intrinseco determinato dalle caratteristiche che sono uniche per ogni diamante. Anche il prezzo non è così chiaro e facilmente determinabile, non esiste una valutazione oggettiva o una scala universale, le truffe sono sempre dietro l’angolo a causa di persone non certo oneste che cercano di approfittare di una scarsa conoscenza della materia per lucrare sul prezzo o peggio di vendere e commercializzare veri e propri falsi.
Se si decide perciò di acquistare o comunque di entrare in questo mondo affascinante ma difficile fatto pietre preziose, è importante possedere una certa conoscenza e dimestichezza del settore, la capacità di saper distinguere una pietra autentica da una falsa o sintetica e quella di saper valutare l’esatto valore di una gemma oppure ancor più semplicemente affidarsi alla guida esperta di un professionista di fiducia, qualificato e competente, che oltre che a dare la sua valutazione possa anche rilasciare un documento che certifichi il valore della pietra, utile per una eventuale possibile vendita futura.